11 Settembre 2001: nessuno ha dimenticato

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11-settembre-2001 E in un attimo il mondo si è fermato. Qualsiasi cosa stessimo facendo in quel momento non ha avuto più alcun senso. Molte volte ci troviamo di fronte a situazioni che lasciano un ricordo indelebile, nel bene o nel male. Purtroppo sono sempre gli eventi negativi che restano scolpiti nelle nostre menti (e nei nostri cuori), come fotografie che immortalano ogni singolo frame della nostra vita. In questi casi siamo in grado di ricordare ogni attimo di quel momento. E se vi chiedessimo cosa eravate intenti a fare l’11 settembre 2001? Siamo pronti a scommettere che tutti Voi siete in grado di rispondere a questa domanda, nonostante siano passati già 12 anni da quel maledetto giorno. La maggior parte di noi poteva trovarsi in ufficio, nel pieno della giornata lavorativa, altri erano nel proprio appartamento a lavorare da casa, a fare trading on line, chi fuori per commissioni e chi con i propri figli in un centro commerciale.
Alle 15 ora italiana, ore 9 del mattino a New York, un boato scuote il mondo. Tutto si ferma, sembra l’apocalisse. All’improvviso tutti i canali televisivi del mondo si sintonizzano sulla Torre 1 (WTC 1) del World Trade Center in fiamme. Un aereo si è schiantato, un attacco terroristico si dice. Le borse crollano, il panico si diffonde ovunque, ma non finisce qui. Neanche il tempo di rendersi conto dell’accaduto che pochi minuti dopo un altro aereo si schianta sull’altra Torre.

La cronaca di quel giorno è nota a tutti. Come l’epilogo di quella tragedia. Una scia di attentati, tutti perpetrati11sett attraverso l’utilizzo di aerei di linea con innocenti a bordo: 2 sui cieli di New York, radendo al suolo le Twin Towers, un velivolo abbattutosi sul Pentagono e un altro aereo schiantatosi in Pennsylvania. Totale: quasi 3000 morti (dato ufficiale).
Da quel giorno il mondo non è più stato lo stesso. La sindrome da attentato ha colpito praticamente tutto il globo, ma fatto ancora più grave si è dato il via a una scia di eventi bellici, attentati, morte e distruzione senza precedenti. Dopo 12 anni da quel giorno ancora il mondo non sa cosa sia successo e perché. Forse la risposta è nota ai potenti del pianeta, ma per le migliaia di famiglie distrutte e le migliaia di vittime inconsapevoli e innocenti, anche nei paesi dove si sono poi consumati gli scontri post 11 settembre, questo resterà con tutta probabilità una verità nascosta.

Da allora nel mondo si ricorda l’11 settembre. Il nome di ogni vittima è scandito, ogni anno, puntualmente, dai parenti su persisti. Eppure tutto sembra tornato come prima. La “guerra” è finita. Osama Bin Laden sembrerebbe sia stato ucciso (dopo 11 anni). Le vittime innocenti (che si potevano evitare) sono arrivate a un numero che nessuna organizzazione mondiale è in grado di stilare. E nel punto esatto della tragedia, soprannominato Groud Zero, è stato guerra_afghanistaneretto un altro gigante di cemento, cuore del business di New York.

Mi chiamo Monica e scrivo su Moda e Style dal giorno della sua fondazione, firmo molti degli articoli che leggete. Ho avuto modo di parlare dell’11 settembre praticamente ogni anno da quel maledetto giorno. Da quando lavoravo per Telelombardia, fino ad arrivare a questo sito, di cui io e le mie collaboratrici andiamo fiere. In qualità di giornalista e “essere umano” rivolgo il mio pensiero alle vittime di questo attentato e alle vittime, soprattutto, della sete di potere dei Paesi in cui viviamo. Moda e Style, alla vigilia di questo triste anniversario, e nella speranza che si possano evitare altre guerre e violenze nel mondo (ipotetico attacco bellico alla Siria) Vi invita a voler condividere con noi questo “articolo” e a diffondere il vostro pensiero in Rete, qualunque sia. Non ci resta che congedarci da Voi, ringraziandoVi per averci concesso ancora una volta la Vostra preziosa attenzione.

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