In Autunno in tutto il mondo il docu-film su 5 sopravvissute alla Shoah

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Moda e Style per il Giorno della Memoria, per non dimenticare. In occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio partono le riprese di un importante docu-film, scritto e diretto da Sabina Fedeli e Anna Migotto, prodotto da 3D produzioni e Nexo Digital in collaborazione con la Anne Frank Fonds Basel.

Anne1942 Credit Anne Frank Fonds Basel

Il docu-film racconta la storia di 5 donne sopravvissute all’Olocausto, scelte per alcune somiglianze riguardo i loro tragici trascorsi con Anne Frank: Sarah, Edith, Helga e le sorelle Tatiana e Andra. Le loro vicende personali mostrano tanti tratti in comune con la storia di Anne Frank, la deportazione, la sofferenza e la mancata possibilità di vivere un’infanzia e un’adolescenza normali. Grazie a questo docu-film verrà messo in luce, il desiderio di vita e la sete di giovinezza di Anne Frank, fattori che le han permesso di combattere la soffocante paura e le provanti condizioni a cui era sottoposta, le limitazioni di un’età spensierata, mesi destinati a essere circoscritti tra le mura di un piccolo nascondiglio segreto, che bruciò ogni possibilità di normalità e respiro in una città, Amsterdam profondamente scossa, come tutto il mondo, dinnanzi all’ascesa del potere omicida dei Nazisti.

Le piccole azioni quotidiane, come un bel bagno caldo, o una passeggiata all’aria fresca, vivendo la propria città, le stagioni con i loro colori e profumi, diventarono sogni proibiti per Anne Frank e gli inquilini relegati nel nascondiglio come ratti, che di lì a poco sarebbero stati stanati dagli artigli di famelici felini, mossi da istinti inumani.

Per il suo 13° compleanno, il 12 giugno 1942, Anne Frank ricevette il famoso quaderno bianco e rosso dal padre che divenne il suo ancor più celebre Diario. Nasce Kitty, che sarà il Diario stesso, la sua compagna, il mezzo per affrontare una triste condizione di vita che si contorceva in una spirale fatta di paure e speranze, dove la lotta tra le une le altre trovò dopo due anni il suo sconcertante epilogo. Kitty è diventato il mezzo per comunicare con l’esterno, un’importante testimonianza per rendere il mondo di oggi partecipe di un male che purtroppo anche se in forme diverse, è ancora attuale: l’odio razziale. Anne Frank si muove alla ricerca spasmodica di una chiave per debellare un male così profondo e radicato, un antidoto per avvelenare le sue radici, una chiave che allo stato attuale non è ancora stata trovata.

Otto Margot Anne Credit Anne Frank Fonds Basel

Grazie al nuovo docu-film in uscita il prossimo autunno  nelle sale cinematografiche di tutto il mondo avremo modo di conoscere alcuni dei brani più significativi e salienti del Diario di Anne Frank, uno strumento ancora vivo e pulsante che fu fittiziamente spento, con l’arresto di Anne Frank e la sua deportazione prima ad Auschwitz e poi al campo di sterminio di Bergen-Belsen dove morì di stenti tra febbraio e marzo del 1945.

Anche se nate in un mondo nuovo, solo in apparenza risanato e depurato, flagellato da altri mali, piaghe così infette come quelle della Shoah, un termine che estremizza al massimo la parola “distruzione”,  prendendo con sè milioni di persone innocenti, in nome di ciò che non ha ragione di essere, rendendo gli uomini carnefici brutali, assassini  spietati e le vittime bestie, spogliate senza pietà di ogni  infinitesimale connotato umano, non possiamo che renderci portavoce di ciò che fu, anche senza averlo vissuto sulla nostra pelle, ci basta immaginarlo perchè si apra come una ferita bruciante sul nostro corpo, dobbiamo rimetterci alla ricerca di valori e di quel senso di umanità, comprensione e fratellanza verso il prossimo, che si son fatti sempre più deteriorabili, possiamo salvarci da quella catastrofe  chiamata “uomo”, rendendo inoffensivi, inermi quei terreni dove i germi della violenza attecchiscono.

Anne Frank è una voce libera, seppur nascosta, che parla ancora oggi, capace di volare sopra ogni secolo, una voce che ci mette in guardia, che ci segnala che possiamo sempre ricadere nel baratro del male; ma che abbiamo tutti gli strumenti utili per salvarci dalla caduta e per esistere, i più importanti si chiamano: Vita, Amore, Rispetto, Dignità.

La nostra Redazione.

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