Paolo Cevoli porta a teatro Perchè non parli?

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Si torna a ridere al Teatro Manzoni di Milano con Paolo Cevoli e il suo spettacolo Perché non parli?, data unica del 1° Febbraio 2017. di cui Moda e Style vi racconta la trama.

Moda e Style risponde sempre all’appello quando si parla di passare una serata all’insegna dell’allegria e di trasmettere un po’ di buonumore. Felici di annunciarvi il ritorno dell’irresistibile Paolo Cevoli in Perché non parli?, terza commedia da lui scritta e diretta, a carattere storico. In questo spettacolo il comico veste i panni del garzone del grande Michelangelo Buonarroti, una persona del popolo con i suoi difetti, affiancato a un artista che ci ha lasciato opere che per secoli ci hanno incantato, dal’indiscutibile bellezza e destinate a durare nel tempo. Una magnificenza senza pari che ogni volta si rinnova sotto il nostro ammirevole sguardo.

La precisione e il talento di Michelangelo e la goffaggine del suo garzone Cencio, un incontro curioso e divertente tra due personalità opposte, un’idea originale, come le tante che frullano sempre nella testa del comico imprenditore Paolo Cevoli. D’altronde gli estremi sono sempre esistiti, qui ovviamente si calca davvero la mano con due personaggi tanto lontani seppur fisicamente vicini. L’attrazione degli opposti è inevitabile, qui la strada maestra si incontra con una strada decisamente secondaria.

Cencio tartaglia, soffre di balbuzie e da qui il titolo Perché non parli?, a cui si aggiunge l’affermazione Bischero tartaglione!, classica nel dialettale toscano, domanda imperitura alla quale viene sottoposto il nostro garzone dall’artista. Cencio è orfanello, cresciuto in un convento di frati domenicani, in quel di Bologna, ha un difetto, è mancino e quindi, utilizza quella che veniva considerata la manina del diavolo anche per farsi il segno della croce! I frati per ovviare a questo problema, gliela legano dietro la schiena dando il via al suo balbettare. Grazie però all’incontro con una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata è liscia, scorrevole e priva di incertezze quando legge e recita.

Paolo Cevoli in Perchè non parli?

Cencio resterà legato fino alla fine all’artista, forse avrà una sorta di rivincita personale a compimento della volta affrescata della Cappella Sistina da parte di Michelangelo quando, alzando gli occhi verso quella meraviglia e vedendo Adamo che allunga la sua mano verso quella del Creatore, esclama con tutta la sua spontaneità e il suo linguaggio popolaresco, di immediato impatto: “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca Boia!“. Paolo Cevoli è un comico atipico, quella sua parlata quasi incomprensibile e inconcludente arriva comunque alla gente. Il linguaggio è farneticante, febbrile, ma di comprensione per il suo pubblico che riesce a tradurlo nell’immediato sbellicandosi dalle risate. Il suo segreto è proprio questo, forse una parlata impostata, senza tentennamenti, sicura e fluida non catturerebbe così tanto l’attenzione di chi lo segue.

Cevoli probabilmente, in quello che è il suo hobby, il cabaret, vuole fuoriuscire dalla figura di imprenditore di successo, serio e determinato, per entrare in una dimensione fatta di leggerezza, dove seppur la nuova personalità comica è confusa e insicura, riesce a trasmettere una sorta di pulizia e sicuramente la liberazione di quella parte di sé stessi dalle catene delle incombenze quotidiane, quella parte che si fa talvolta sentire e ha voglia di respirare, di svincolarsi dall’abitudine, per quanto piacevole sia. Ognuno di noi, ha bisogno di quella sana follia, di dar sfogo alla sua creatività, in un lecito linguaggio. Lo stesso Michelangelo non è folle nel pensare di affrontare un’opera come quella di affrescare la Cappella Sistina con i mezzi che si avevano allora? Da questa intraprendenza, da questa volontà di vincere questa impresa che cosa ne è nato se non un capolavoro? E lo stesso Cencio non è folle nell’uscire con quell’esclamazione a opera terminata? Due personalità che nella loro diversità si bilanciano e completano. Lo spettacolo scaturito da quel linguaggio non linguaggio che nella sua finta ignoranza nasconde delle finezze e verità, è esilarante.

Moda e Style vi ricorda che ridere fa bene al corpo e allo spirito. Cosa aspettate? Non mancate all’appuntamento!

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