Anno nuovo, auguri vecchi, ma senza speranza.

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Ci risiamo, ancora una volta a congedarci da un anno quasi concluso, nell’attesa spasmodica dei prossimi 365 giorni carichi di speranza e cose belle.

Cose belle si, cose che ci auguriamo e auguriamo ai nostri cari, ma gli ultimi due anni a cosa sono serviti? Ci auguravamo di uscire dalla pandemia e di uscirne diversi, migliori.
A conti fatti, i conti ci hanno dato torto, sia per esserne usciti e sia per aver imparato qualcosa da tutto questo. Dai pianti di commozione sui balconi siamo passati ai pianti luttuosi per famiglie decimate. Fossero serviti i canti e le bandiere fuori dalle finestre… Ma contagi e morti non si sono fermati.

Questo articolo di fine anno non sarà il classico vecchio commiato con cuori e calore che auspicavamo, bensì un articolo carico di delusione, rammarico e rabbia, perché concludiamo questo 2021 con 3 quarti della popolazione vaccinata, ma, paradossalmente, con il Covid più minaccioso.
Quindi cosa non ha funzionato? Il vaccino o il senso civico? A chi possiamo augurare cosa? Se neanche una pandemia é riuscita a far riflettere, maturare, a difenderci e difendere chi ci sta intorno?

Quale bilancio possiamo tracciare e quali speranze, ammesso ve ne siamo, possiamo riporre per il 2022?

Possiamo sperare per il secondo anno consecutivo di uscire dalla pandemia se non abbiamo ancora imparato ad indossare una mascherina o a far rispettare le regole sui posti di lavoro o nei luoghi pubblici?

Poi, però molti ma non tutti hanno tentato di salvare il Natale intasando, assemblando farmacie, presidi tamponi e ogni struttura predisposta all’esecuzione di tamponi rapidi. I più furbi, i tamponi continuano a non farseli, tanto la salute pare sia diventata un’opzione, non un diritto.

Pare che la salute sia a tutti gli effetti una questione politica e non un emergenza nazionale e mondiale. Chi decide per noi probabilmente lo fa male e lo fa pensando a come guadagnarci o come tirare acqua al proprio mulino. 

Non possiamo parlare d’altro in questo articolo, non possiamo salutare un altro anno con lo stesso stato d’animo dell’anno scorso. Dal 2020 al 2021 avevamo l’attenuante della zona rossa,, quest’anno abbiamo scelto noi e abbiamo fatto evidentemente le scelte sbagliate se i numeri dei contagi stanno sfiorando le 100mila unità, se neanche andare a lavoro o recarsi al supermercato diventa estremamente pericoloso, molto più di quando non eravamo vaccinati. Assurdo, ma i numeri non mentono. 

Noi di Moda e Style il buon anno ve lo diamo eccome, ma lasciateci augurare buon anno a chi se lo merita e a chi ha gestito questa emergenza nel pieno e costante rispetto verso il prossimo, chi fa turni massacranti al freddo e rischia davvero di ammalarsi per fare il proprio dovere nei confronti di chi invece vuole salvarsi le feste… Ma quali auguri possiamo farvi?

Lasciate che i nostri auguri raggiungano chi lavora con turni massacranti e al freddo per eseguire tamponi, chi presidia le terapie intensive, chi cerca realmente di assistere chi ha bisogno. A voi i nostri auguri di un 2022 ricco di opportunità, salute e certezze.

GRAZIE A VOI!

Grazie per averci seguito anche quest’anno, cercheremo di esserci anche l’anno prossimo se lo vorrete.
Monica, Eva ed Emanuela

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