Fiorucci: una mostra alla Triennale di Milano racconta lo stilista visionario
Amato dalle star internazionali, a partire dagli anni Sessanta rivoluzionò il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia e nel mondo
“Fiorucci”, la mostra aperta alla Triennale di Milano fino al 15 marzo 2025 a cura di Judith Clark con progetto di allestimento di Fabio Cherstich, esplora le dimensioni creative di Elio Fiorucci (Milano, 1935-2015), il genio creativo che brevettò i jeans seconda pelle in denim e lycra, propose vinile e lurex scintillante; dai capispalla ai pantaloni agli stivali, tinse il mondo di creatività e fantasia in un’overdose di colore.
Sognatore rivoluzionario, Fiorucci intercettò e anticipò quei cambiamenti di stili che crearono una nuova geografia del costume. La retrospettiva include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Elio Fiorucci, portando uno sguardo nuovo sulla sua figura. L’esposizione viene attraversata dalla voce di Elio Fiorucci – con registrazioni fino a ora inedite – che ripercorre alcuni momenti personali e che viene messa in dialogo con le voci di altri protagonisti della storia dello stilista.
Presenta inoltre le ricerche sviluppate da accademici e da collaboratori, raccontando la visione unica di Fiorucci e una serie di esperimenti che hanno rivoluzionato la moda e il marketing italiano e globale.
La grafica e il linguaggio ironico e provocatorio a cui lo stilista si ispirava sono altri elementi centrali dell’esposizione, resi attraverso una molteplicità di media, documenti e opere che spaziano dalla scala della polaroid fino all’installazione ambientale, passando per video, fotografie, plastici di architettura, abiti, accessori e opere d’arte contemporanea.
Accompagna la mostra un catalogo, edito da Electa, con testi di studiosi e personalità di rilievo del mondo della creatività e della cultura, che mette in evidenza temi e linguaggi esplorati da Elio Fiorucci lungo tutto l’arco della sua articolata carriera.
Mentre l’album, Il giro del mondo per Elio Fiorucci. Gli album di Mirella Clemencigh, a cura di Judith Clark con Adelita Husni-Bey, include un’introduzione all’immaginario di Fiorucci e un’inedita conversazione tra la curatrice della mostra e Adelita Husni-Bey, artista e figlia dell’autrice delle opere protagoniste dell’Album, Mirella Clemencigh, buyer e stilista, collaboratrice di Elio Fiorucci negli anni Sessanta e Settanta.
A dicembre, infine, sulle principali piattaforme streaming sarà disponibile anche un podcast, prodotto da Triennale Milano e scritto da Andrea Batilla: un racconto in sette episodi per esplorare la vita e la carriera dell’imprenditore, in un viaggio da Milano a New York.