Galtrucco: viaggio nella storia fra tessuti, moda e architettura

A Milano, Palazzo Morando ospita fino al 15 giugno 2025 vetrine, tessuti, arredi e abiti di un marchio entrato nella storia della moda.

Ripercorrere nelle sale del prestigioso Palazzo Morando, in via sant’Andrea, nel quadrilatero della moda milanese, è come un deja vu. Ricordo ancora le vetrine di Galtrucco, in Pizza Duomo a Milano, davanti alle quali era impossibile non fermarsi per l’eleganza con cui erano allestite, la ricchezza dei tessuti e la magnificenza dei colori. E, poi, all’interno, si restava incantati dai rotoli di tessuti preziosi srotolati sui lunghissimi tavoli e ordinatamente impilati negli scaffali. Storia di un tempo passato, ma ancora presente nella memoria e nella storia.
Gli indimenticati tessuti Galtrucco, le sue vetrine da sogno e i negozi d’autore sono i protagonisti dell’esposizione aperta al pubblico fino al 15 giugno 2025 a Palazzo Morando – Costume Moda Immagine. Una mostra fatta di tessuti, abiti, arredi e riproduzioni delle vetrine dei negozi che riporta in auge gli anni e il lavoro di un marchio che persiste nell’immaginario di tutti.


Curata da Alessandra Coppa e Margherita Rosina con Enrica Morini e organizzata da Lorenzo Galtrucco S.p.A. in collaborazione con il Comune di Milano, l’esposizione fa rivivere gli anni dell’attività commerciale Galtrucco, raccontata in un percorso narrativo che inizia negli anni Venti del Novecento, seguiti da avvenimenti storici come la Seconda guerra mondiale, ma anche dalla ripresa economica degli anni Sessanta fino agli inizi del nuovo millennio.
Salendo al primo piano di Palazzo Morando, il percorso della mostra inizia ripercorrendo la storia della comunicazione di Galtrucco attraverso i negozi, le vetrine e la pubblicità; e prosegue con l’esposizione dei tessuti.
Oltre alle stoffe scenograficamente drappeggiate del secondo Dopoguerra, spiccano i figurini (ben 299 conservati nell’archivio di Galtrucco) che suggerivano l’utilizzo sartoriale dei tessuti, per poi lasciare spazio dagli anni Settanta anche a capi già confezionati.

Ripercorrendo la storia di Galtrucco, sono esposti abiti di sartoria accompagnati dalle relative pagine di campionario, ma anche da figurini, ingrandimenti di fotografie delle vetrine e interni dei negozi.
Tra questi i modelli di Krizia, Chloé e Armani realizzati dagli anni Settanta in poi che documentano l’attività di progettazione e cobranding di Galtrucco con diversi marchi di prêt-à-porter.

