Giornata Mondiale della Fisioterapia nell’era Covid

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La diffusione del Coronavirus ha sconvolto tutti gli equilibri, ma mai come in questo periodo i fisioterapisti rappresentano un’arma in più contro la pandemia

L’8 settembre, giornata mondiale della fisioterapia, è una data da cerchiare sul calendario. Mai come quest’anno. Il ruolo del recupero funzionale è diventato fondamentale anche per i pazienti colpiti da Covid-19. Stanchezza e affaticamento sono strascichi noti del virus ed è qui che entra in gioco il fisioterapista con le sue competenze.

La parola al fisioterapista

Per i pazienti più gravi che nella fase acuta abbiano avuto difficoltà respiratorie, o dopo essere stati intubati, la fisioterapia respiratoria costituisce il modo migliore per recuperare l’elasticità polmonare e per assicurare volumi e flussi respiratori ottimali”, afferma Eleonora Rold, fisioterapista, che ha seguito studi specifici proprio nella branca della fisioterapia respiratoria.

Dal fisioterapista all’ortopedico: diagnosi e terapie parallele

Ma la riabilitazione è anche e soprattutto motoria, come spiega Corrado Bait, ortopedico – traumatologo, che sottolinea l’importanza della fisioterapia per riportare i pazienti a poter svolgere attività quotidiane in sicurezza:

Per noi ortopedici è fondamentale avere l’intervento di un buon fisioterapista sia in preparazione di intervento chirurgico, sia post. Si parla la stessa lingua e ha una sensibilità particolare sapendo fino dove potrebbe spingersi. Infatti, in genere, nasce un rapporto e un dialogo finalizzato a ottimizzare la ripresa del paziente. In ottica generale, quando un paziente subisce un trauma è fondamentale, oltre alla diagnosi ortopedica, anche quella del fisioterapista. Io nei miei studi ho fisioterapisti di riferimento con i quali dialogo”.

L’importanza dello stile di vita

Non solo riabilitazione, però, la fisioterapia ricopre anche un ruolo preventivo contro patologie dovute alla cattiva postura, alla mancanza di movimento, la cui causa va cercata nella vita sedentaria. Ore passate piegati sugli smartphone o davanti ai computer possono causare problemi che nel tempo diventano difficili da gestire.

Calze a compressione graduata: un alleato in più

Per ridurne l’insorgenza, soprattutto per quanti passano ore seduti davanti al computer o, viceversa, svolgono lavori che li costringono a restare molte ore in piedi, un valido aiuto arriva dalle calze elastiche a compressione graduata di Silca che, se indossate con regolarità, rappresentano un vero e proprio programma terapeutico capace di fornire un continuo sostegno meccanico al sistema circolo-linfatico.

Al primo posto tra i consigli di ortopedici e fisioterapisti c’è quello di mantenersi in attività, anche con una semplice passeggiata di 30 minuti al giorno.

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