Il liceo Fermi dedica un centro studi a Giancarlo Majorino

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Eleganza e ironia: sono queste le due prime figure – del vivere e del pensare – che vengono in mente quando si pensa a Giancarlo Majorino, scomparso a maggio dello scorso anno.

Giancarlo Majorino

La poesia non è stata per lui solo un’esperienza di linguaggio e di ricerca, d’invenzione e di rappresentazione critica di un’epoca, ma un atto di vita, una forma essenziale e necessaria della vita.

La lingua della poesia, della quale conosceva bene forme e tradizioni, era per il poeta della “Capitale del Nord” (pubblicato nel 1959) e di tanti altri bei libri, una terra da sommuovere, ricomporre, reinventare: ma sperimentare non voleva dire sottrarsi alle urgenze delle grandi domande per abbandonarsi al puro esercizio formale e linguistico, al seguito di passeggeri neo-avanguardismi.

Sperimentare significava portare la parola in quello scarto dalla convenzione e dall’uso che fa sgorgare un nuovo sguardo sulla realtà, anzi che della realtà riesce a mostrare quello che il pensiero dominante e l’opinione comune nascondono.

Ora per onorare la sua memoria e la sua attualissima produzione, uno dei suoi allievi, Giuseppe D’Arrigo, preside del liceo Fermi, ha deciso di aprire all’interno della propria scuola un Centro studi aperto a tutti. Un progetto inclusivo, aperto anche a chi non ha avuto la possibilità di terminare gli studi.

Liceo Fermi – Milano

Un luogo dove sono stati raccolti tutti i volumi della biblioteca di Majorino e le pubblicazioni uscite su di lui in più di sessant’anni di attività.

L’dea di D’Arrigo, che di Majorino è stato anche collaboratore nell’ideazione e realizzazione di tante riviste, è quella di creare un luogo di cultura e di scambio, dove verranno promosse conferenze sul poeta e si continuerà a studiare la sua produzione.

Tra i progetti anche quello di pubblicare un romando distopico del poeta rimasto inedito fin ad oggi.

Un modo per non far cadere nel dimenticatoio il pensiero di Majorino, dotato di una grande forza del pensiero e di una capacità di calare e coinvolgere la sua energia intellettuale nell’originalità inconfondibile della forma espressiva.

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