Matthew Lee un’artista che vive per il pianoforte, ci gioca, si diverte e ammalia il suo pubblico. Moda e Style ha avuto il piacere di incontrare un ragazzo che siamo certe farà tanta strada e vi presenta uno degli album musicali più interessanti del momento.

Solo qualche giorno fa, il 19 gennaio 2018 è uscito in versione digitale dell’album Piano Man, etichetta Decca Records, in vendita nel formato discografico da venerdì 26 Gennaio. Matteo Orizi, in arte Matthew Lee, ha dimostrato di saperci fare con il pianoforte, la voce, ma sopratutto nell’intrattenere il suo pubblico, i suoi sorrisi, il veloce scorrere delle mani sul piano e il battito dei piedi sui pedali, mettono a dura prova la staticità nell’assistere a una sua esibizione, è impossibile frenare qualsiasi movimento perchè questo ragazzo è capace di trascinare dentro la musica! Il ritmo degli anni ’50 riletto in chiave moderna scorre dentro le sue vene e contagia chi lo segue, è un calice di un buon prosecco dove si rincorrono pizzicandosi bollicine di allegria.

Un artista che promette di fare scintille. Il suo è un percorso professionale già segnato da oltre 1000 concerti, tenuti in Italia, ma anche all’estero, una gavetta di tutto rispetto che l’ha portato a rimanere una persona umile e lo si è visto nel modo in cui si interfaccia con gli altri, nella disponibilità e nella stima che ha più volte ribadito nei confronti del suo staff, riconoscendo che il suo talento sarebbe rimasto circoscritto a piccole esibizioni dal vivo, se non avesse avuto accanto persone che l’hanno incitato a liberarsi e che hanno avuto precisi ruoli manageriali, di produzione e affiancamento nell’esecuzione dei brani, musicisti e scrittori e tutto l’entourage che gira intorno al mondo musicale.

Matthew Lee ha mosso i suoi primi passi nella musica a 11 anni, presso il Conservatorio G. Rossini di Pesaro, dove ha acquisito tecnica e appreso i fondamenti della musica classica, studi indispensabili per percorrere una carriera musicale, fecendo suo il proverbio: Prima il dovere e poi il piacere. Ma quel piacere, giunto dopo aver recepito le basi musicali in Conservatorio, era destinato a venir fuori in maniera esplosiva, tanto da essere radiato dal G. Rossini per uno stile ritenuto troppo esuberante. Se gli studi in Conservatorio avessero previsto anche un corso di Rock’n Roll sarebbe stata tutta un’altra storia! L’onestà di Matthew sta nel riconoscere che prima o poi bisogna seguire le proprie orme, la propria passione, +senza arrogarsi il diritto di pensare di non aver bisogno di input esterni e nessuno, perchè siamo i migliori e imbattibili nel nostro campo. Chi troppo si loda si imbroda, e rischia che il successo diventi un eco lontano o non arrivi mai, troppo arduo da raggiungere, per chi fa parte della fiera delle vanità.

Il suo amore per Elvis Presley non ha motivo di essere celato, incomincia a suonare Rock’n Roll facendo sue quelle note e suonando con estro. Viene notato su You Tube da un manager inglese che lo porta in Inghilterra, ma avrà modo di lavorare anche in Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Slovenia e Belgio. A proposito del Belgio, Matthew è stato protagonista di 2 milioni di visualizzazioni su You Tube, dove grazie alla presenza di un pianoforte all’aeroporto Charleroi ha scatenato il suo talento, una chiamata dettata dalla casualità a cui non ha saputo resistere sotto gli occhi di passeggeri stupefatti. Quanto sarebbe ammortizzata la mia paura di volare se in aeroporto avessi la fortuna di trovare Matthew che mi accompagna dolcemente al viaggio e al volo con la sua musica!

UNA CARRIERA IN ASCESA
Il 2009 è stato l’anno in cui riceve la consacrazione all’estero. Si esibisce per 5 sere consecutive al Lionel Hampton Jazz Club, mitico tempio del jazz parigino e partecipa a due importanti festival Blues in Inghilterra. L’anno successivo debutta negli Stati Uniti al Cincinnati Blues Festival. Il suo percorso artistico è segnato anche da importanti apparizioni televisive: nel 2015 vince il Coca Cola Summer Festival (categoria giovani). Due anni dopo lo troviamo a fianco di Gigi Proietti in Cavalli di Battaglia. Anche Fiorello lo chiama a gran voce all’Edicola Fiore. Il 16 Dicembre ha partecipato alla maratona Telethon esibendosi in prima serata su Raiuno.

Piano Man è il suo terzo capolavoro musicale, dove tra personalissimi arrangiamenti di celebri canzoni (Bruno Mars, Nancy Sinatra, George Harrison, Bobby Darin) e brani classici (Gioacchino Rossini e Kurt Weill) spuntano brani scritti da Matthew, a dir poco sorprendenti. Il lancio del CD è preceduto dal singolo Steal a Kiss per il quale è stato realizzato un videoclip, dove è lampante l’intento di far divertire e divertirsi.

IL TOUR
L’album sarà supportato da un tour che partirà il prossimo 2 Febbraio dal Blue Note di Milano, seguito da altri appuntamenti, tra cui il 14 febbraio al Teatro Orfeo di Taranto, il 17 al Teatro Splendor di Aosta e il 22 e 23 febbraio al Teatro Cyrano di Roma. Il tour prosegue a marzo con le date di Bologna, Artegna e Napoli, rispettivamente  il 9, il 18 e il 24 marzo, mentre ad aprile chiuderà i suoi concerti il 21 aprile a Torino
.

MATTHEW LEE, OLTRE L’ARTISTA
Matthew ha tanto da raccontare seppur giovane. Viaggiare gli ha permesso di conoscere e farsi apprezzare, di comunicare con facilità, essere affabile come il ragazzo della porta accanto, ma soprattutto essere grato per l’ascolto ad ogni singolo spettatore che condivide il suo magico momento musicale davanti a pianoforte e microfono. Un’artista che ama davvero la sua musica, che si è fatto da sé distaccandosi da ciò che oggi è solitamente utilizzato come trampolino di lancio per sfondare nella musica come i talent show, riconoscendo con grande sincerità che ognuno è libero di scegliere il percorso e gli strumenti che meglio crede per intraprendere una carriera.

Il suo è un percorso all’inverso, ha iniziato a esibirsi in tante piazze e teatri, nonostante la sua popolarità non fosse acclamata, forse proprio perchè ha ritenuto che la scuola a lui più adatta fosse la vita reale, l’intimo contatto con le persone, attraverso cui carpire i risultati del suo lavoro. Quale test migliore dopotutto? Se Matthew ha ritenuto di iniziare muovendosi in questo settore a piccoli passi, noi di Moda e Style, che abbiamo avuto l’onore di conoscerlo, gli auguriamo di far passi da gigante, perchè la sua musica così corre sulla tastiera, veloce, e con grandi balzi tocca le corde di un’allegria spensierata.

Moda e Style vi invita all’ascolto di Piano Man di Matthew Lee. Non dimenticate di divertirvi e di sorridere! Alla prossima!

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