MILANO: A PALAZZO MORANDO LA MOSTRA CRISTOBAL BALENCIAGA – SHOES FROM SPAIN TRIBUTE

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Fino al 2 marzo un omaggio alla creatività di Cristóbal Balenciaga in Italia e la creatività contemporanea del settore calzaturiero spagnolo. Un un dialogo tra i valori di creatività, qualità, eccellenza, know-how e innovazione.

Promossa dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE) e patrocinata da Comune di Milano e Camera Nazionale della Moda Italiana, con il supporto di varie istituzioni spagnole in Italia come la Delegazione Culturale e Scientifica dell’Ambasciata di Spagna in Italia, l’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, la Delegazione Spagnola per il Turismo a Milano e l’Istituto Cervantes a Milano, la mostra “CRISTÓBAL BALENCIAGA | Shoes from Spain Tribute”, è nata per volontà di Javier Echeverría della quale è organizzatore e curatore.

Allestita da Elisa Ossino Studio, all’interno di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine in via Sant’Andrea a Milano, occupa l’area del piano terra dedicata alle esposizioni temporanee. Oltre al Salottino dorato al primo piano dal delicato pavimento ad affresco, dove viene svelato l’ultimo abito di Balenciaga della mostra.

Il percorso espositivo coinvolge il visitatore alla scoperta del mito Cristóbal Balenciaga. “Scale, basamenti, specchi e tendaggi mettono in evidenza le linee, le pieghe e i volumi degli abiti di Cristóbal Balenciaga, enfatizzandone l’aspetto architettonico. L’obiettivo dell’allestimento è esplorare i diversi aspetti della visione di Balenciaga. La tensione tra struttura e morbidezza, l’uso audace delle forme geometriche, l’equilibrio tra tradizione e innovazione che vengono narrati tramite elementi semplici dal significato simbolico – dichiara Elisa Ossino.

Cristóbal Balenciaga e il suo approccio rivoluzionario alla silhouette femminile

Partendo da questo presupposto, FICE ha creato un percorso che unisce in dialogo due realtà dal DNA spagnolo: il mito del grande couturier e i più brillanti esponenti dell’industria calzaturiera spagnola di oggi. La mostra vuole essere dunque il ponte per presentare a Milano, capitale mondiale della moda nonché simbolo del Made in Italy, la tradizione di Marca España.

Venticinque sono i modelli di Cristóbal Balenciaga proposti, in esposizione inedita, provenienti da collezioni museali e private. A questi sono abbinate una serie di calzature, realizzate da altrettanti marchi spagnoli, selezionate da una giuria di professionisti italiani e spagnoli. Esemplare è il materiale d’archivio, che comprende giornali e fotografie risalenti ai decenni di attività del couturier.

I capi giungono dai Musei Cristóbal Balenciaga di Getaria, del Traje di Madrid, del Disseny di Barcelona e dalle Collezioni Sonsoles Diez de Rivera y de Icaza, Antoni de Montpalau, Alventosa-Talamantes, Teresa Berganza, e Swarovski Heritage Collection. Hanno contribuito all’esposizione anche due collezioni private specializzate in documenti di moda, la Collezione Tere Garasa e la Collezione López-Trabado.

Gli abiti come opere d’arte, sculture senza tempo

La mostra è suddivisa in otto aree tra il piano terreno e il Salottino dorato al piano superiore. L’allestimento, che si sviluppa in stanze o scatole monocromatiche, si ispira ai codici di Cristóbal Balenciaga: il bianco-burro del suo atelier parigino e il nero profondo che esalta l’architettura delle sue opere.

L’entrata della mostra, caratterizzata da lunghi tendaggi bianchi, prepara il visitatore all’immersione nella prima area – from TRADITION to INNOVATION. Qui trovano spazio due modelli storici: l’abito “infanta” con colletto camicia, che risale al 1939. E il completo da sera, composto da un abito lungo avorio e una cappa color lampone, indossato dalla Contessa di Torroella de Montgrí nel 1962, in occasione del matrimonio tra Juan Carlos e Sofia, futuri monarchi di Spagna. La Principessa Grace di Monaco, dopo averlo visto, ne ordinò un duplicato in blu. Recentemente, la Regina Letizia è stata fotografata da Annie Leibovitz con la cappa color lampone originale per i nuovi ritratti ufficiali, commissionati dalla Banca di Spagna.

L’omaggio alla Spagna 

La seconda sezione, THE MOST SPANISH WARDROBE, presenta tre capi selezionati direttamente dal guardaroba di Sonsoles Diez de Rivera e di sua madre, la Marchesa di Llanzol, entrambe clienti e amiche personali di Cristóbal Balenciaga.  Uno di questi è l’abito da cocktail in taffetà di seta fucsia a palloncino con Cristóbal Balenciaga presentò Sonsoles a Hubert de Givenchy nel 1955. Fu il couturier che le suggerì di indossare proprio quel modello in questa circostanza. Lo stesso abito venne indossato, sempre nel 1955, da Claudia Heard de Osborne al Teatro alla Scala. 

La de Soir di Balenciaga

Gli abiti da sera da sempre rappresentano la massima espressione stilistica di un couturier. Cinque modelli sono protagonisti della sezione LA ROBE DE SOIR. Tra questi, un pezzo unico: dopo 60 anni torna a Milano il vestito sari in broccato di seta argento indossato dal celebre mezzosoprano Teresa Berganza in occasione del suo concerto al Conservatorio di Milano, tenutosi il 22 aprile 1965. Oltre all’abito da gran sera a sirena nero con grande volant ventaglio color tabacco fotografato da Richard Avedon per la cover del numero di novembre 1952 di Harper’s Bazaar.

Nuclei a parte sono quelli dedicati a due esclusivi abiti da sera. Il primo, creato nel 1951 e appartenente alla Swarovski Heritage Collection, è ricamato con perline e cristalli. L’altro, esposto nel Salottino al piano nobile normalmente non accessibile al pubblico per tutelare il preziosissimo pavimento affrescato, è un abito da sera in seta rosa pallido impreziosito da paillettes e perline dorate, abbinato ad un cappotto in raso di seta ton sur ton. 

Balenciaga e gli abiti ispirati al mondo clericale 

Nero, colore non colore, simbolo di Cristóbal Balenciaga. Una teoria che rende di forte impatto la sequenza di cinque abiti, ispirati al mondo clericale, denominata BALENCIAGA’S BLACK / SPANISH BLACK. Velluto, ricami, e seta: tutto rigorosamente nero.

Cinque look che conducono il visitatore al THE BRIDE, un abito da sposa in shantung di seta avorio, l’unico esemplare Balenciaga ricamato interamente in filo d’argento. Realizzato per Sonsoles Diez de Rivera, si ispira ai mantelli delle vergini di Siviglia, la cui carnagione candida e i capelli neri gli ricordavano la stessa Sonsoles.

Gli abiti, esposti su manichini Bonaveri, sono abbinati ai modelli di calzature creati dai designer delle venticinque aziende spagnole che fanno  parte delle oltre 400 aziende rappresentate dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (FICE), che riunisce circa il 90% della produzione nazionale di calzature. Alcune di queste hanno collaborato, per la realizzazione di tomaie e tacchi, con una serie di storici atelier, valorizzando la tradizionale expertise artigianale spagnola. 

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