Guardare e vedere. Una sottile, ma sostanziale differenza. Io vedo un mostro. Io guardo un bambino. Nel primo caso parliamo di percezione visiva, nel secondo caso di evidenza visiva, perché il nostro occhio focalizza e mette in “chiaro”, oltre ogni intepretazione di tipo soggettivo. Wonder è il film (01 Distribution) che più che mai rispecchia il divario, a nostro avviso che spesso non cogliamo tra guardare e vedere. Moda e Style vi racconta il film che abbiamo guardato, semplicemente raccontandovelo attraverso i nostri occhi.

Wonder. Già il titolo è un ottimo punto di partenza. Meravigliarsi o Chiedersi. A voi la chiave di lettura.

In questo film molti dei protagonisti vedono in Auggie (Jacob Tremblay) un mostro, a causa di una malformazione genetica. Il bambino, cresciuto e istruito dalla madre, fino all’età di 10 anni, deve iniziare a frequentare la scuola media, così con non poche resistenze in merito, si avvia al primo giorno di scuola con il suo inseparabile casco da astronauta. Purtroppo il suo volto imperfetto provoca molte reazioni negative tra gli studenti e i compagni di classe. Ma quel che rende la convivenza ancora più difficile è il bullismo a cui è soggetto a causa di Julian, un bambino che all’apparenza, vedendolo, sembrerebbe lo studente perfetto.

In questa storia non è il lieto fine a commuovere, ma la forza e l’energia che questo bambino mette nell’affrontare l’astio, la diffidenza e la poca sensibilità di persone, in questo caso di bambini, che al contrario degli adulti dovrebbero avere una visione del mondo più ingenua e, banalmente, bella.

I PERSONAGGI, SATELLITI INTORNO AL PIANETA AUGGIE
Auggie non è solo un astronauta, ma un pianeta. Attorno a lui ruotano tutti i personaggi della sua vita. La madre che ha rinunciato a laurearsi per stare accanto al figlio. Il padre Nate, che assume il ruolo quasi di coach motivazionale, ricordando ad Auggie di farsi valere sempre e non piangersi mai addosso. Via, la sorella. Messa in ombra dai genitori, affronta la sua adolescenza con non poche difficoltà, orfana della sua migliore amica, ma sorella amorevole. Accompagna sempre il fratello a scuola e ha sempre una parola per lui. Miranda, la migliore amica di Via, si allontana da tutti a causa di una situazione famigliare disastrosa, ma non da Auggie. Attraverso di lui si riavvicinerà all’amica.

“Se ti fissano, lasciali fissare. Se sei nato per emergere non puoi passare inosservato”.

I SIMBOLI DELLA STORIA
Il casco da astronauta. Rappresenta per Auggie una maschera, il mondo dentro il quale può essere chi vuole. Protezione e anonimato. Nessuno lo vede, nessuno lo giudica e lo prende in giro.

Daisy. Una simpatica cagnolina che è la migliore amica di Auggie, colei che lo ha amato da subito e lo ha protetto fino al giorno in cui Auggie stesso è cresciuto. La sua presenza in tutto il film è come quella di un angelo custode, che scompare quando ogni membro finalmente riesce a trovare un equilibrio, un po’ di pace dentro sé.

Disegni e colori. La creatività. Il mezzo attraverso il quale la mamma di Auggie, Isabel, esorcizza e rende fantastico il dramma che logora il figlio, facendolo diventare nei suoi lavori un astronauta che guarda sempre in cielo.

JULIA ROBERTS E OWEN WILSON. Lo ammettiamo, all’inizio eravamo un po’ scettici all’idea di questa coppia di attori, in due ruoli così drammatici. Infatti nel film i due attori ricoprono due ruoli genitoriali totalmente diversi e distinti. Lei mamma coraggio, lui papà amico. Chi ama Julia Roberts per tutti i ruoli che ha ricoperto nel corso delle molte pellicole romantiche non ha potuto che ritrovare la sua naturale bellezza, pur in un ruolo dove la stessa è stata volutamente occultata, volendo invece mettere in risalto i segni e la fatica di una mamma chioccia, ma forte, molto forte. Papà Wilson, dopo il periodo buio che lo voleva vittima della sua depressione nella vita reale, ha saputo dare grande prova del suo talento, donando al suo personaggio la goffaggine di un papà messo in ombra, ma mai piegato di fronte al dolore del figlio. Sempre pronto a tirare su gli animi e artefice di uno scherzo che solo chi vedrà la pellicola scoprirà. Trascinante, solare.

“Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”.

Wonder. Per noi è meravigliarsi. Buona visione da Moda e Style.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *