Gauguin a Tahiti – Il Paradiso Perduto al cinema

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Gauguin a Tahiti - Il Paradiso Perduto al cinema

Gauguin, un uomo, un artista oltre l’ordinario

Il suo tentativo di evasione, la risposta al richiamo radicato nel suo dna, l’ansia di recepire ogni più piccolo barlume di vita primordiale, coglierne ogni più piccolo frammento, grazie alla sua permanenza in luoghi sperduti e selvaggi ancor più alla sua epoca di quanto lo possano essere oggi sarà fallimentare, ma rimane il fatto che ci troviamo davanti a un uomo che ha avuto il coraggio di rispondere a quel richiamo intimo, andare oltre, non arrendersi dinnanzi all’incedere monotono di una vita che gli regalava poche emozioni, in grado di rifiutarla per come le veniva concessa, offerta.

Gauguin a Tahiti - Il Paradiso Perduto al cinema

Gauguin celebra nelle sue opere la donna tahitiana, la sua bellezza esotica, la profondità dello sguardo, in grado di sondare ogni anima, anche la più incomprensibile, la purezza di ogni atteggiamento, sicuramente privo di ogni volgarità, seppur le donne sono state ritratte nella loro nudità. La donna è stata  resa, almeno per quel che mi riguarda, l’opera più perfetta di Madre Natura, ninfa, dea, mamma, figlia, moglie.

Gaguin a Tahiti Il paradiso Perduto al cinema
Parau na te Varua ino (Words of the Devil) 1892

Il docu-film – Gauguin a Tahiti. Il Paradiso Perduto ripercorre i diversi periodi artistici della vita di Gauguin: gli esordi, la Bretagna, il primo periodo polinesiano, il secondo e finale soggiorno tahitiano. Un’avventura che ci porta nella sua visione del colore che inizia con il distacco dagli impressionisti; e dalle loro frenetiche pennellate, passa per i contrasti anche violenti con l’amico e collega Vincent Van Gogh; e approda a un cromatismo nuovo, anti-naturalistico, perchè non riproduce le tonalità e sfumature di colore realmente presenti in natura, ma piuttosto i moti dell’anima come quello dell’opera : Ta matete, La Orana Maria, Da Dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? o l’oro dei corpi.

Gauguin a Tahiti. Il Paradiso Perduto è diretto da Claudio Poli, su soggetto di Marco Goldin e Matteo Moneta che è anche sceneggiatore, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con il sostegno di Intesa Sanpaolo. La colonna sonora è originale e firmata dal compositore Remo Anzovino, Nastro d’argento 2019 per la sua musica per l’arte. Ad accompagnare lo spettatore nella vita artistica di Gauguin tanti esperti internazionali.

Vi ricordiamo che Gauguin a Tahiti. Il Paradiso Perduto sarà presente nelle sale cinematografiche aderenti – consultare a tal proposito il sito www.nexodigital.it – solo il 25,26, 27 marzo.

Gauguin a Tahiti. Il Paradiso Perduto merita di essere visto perchè è il pittore che più dà  spazio all’anima nelle sue opere, ai grandi quesiti della vita, che si abbandona ai suoi istinti, avvertendo l’impellente esigenza del contatto sempre più diretto con la natura, anche l’uomo moderno, dopo ciò che di più nefando ha causato alla bellezza sconfinata dell’ambiente e della terra che lo ospita, deturpandola e rendendola povera, obbligandola a mostrare il suo lato più oscuro e triste, avverte la necessità di tornare indietro, di restituire alla natura la sua regalità, il suo mistero.

Gauguin a Tahiti - Il Paradiso Perduto al cinema
Adriano Giannini

Moda e Style vi saluta e vi aspetta numerosi con la prossima news!

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