Laura Isacchini per Avon Running: “Un’iniziativa carica di speranza ed entusiasmo”

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Mancano circa 48 ore e sapremo quali saranno i progetti finalisti dell’iniziativa “Disegna la maglia Avon Running 2016”. Nel frattempo Moda e Style vi presenta un altro interessante profilo.

LAURA_IMi chiamo Laura, ho 28 anni e sono originaria di Bergamo. Dopo aver conseguito il diploma in Ragioneria, ho maturato diverse esperienze professionali e formative, nella costante ricerca di qualcosa che mi piacesse e rappresentasse una seria realtà professionale. L’ho trovato quando, due anni fa, ho iniziato a frequentare un corso che mi ha introdotto nel mondo della moda. Mi ha arricchito così tanto questo percorso, che, dopo mesi di ripensamenti, ho scelto di proseguire questa strada, per trasformare la mia passione per la moda in una professione.

Inizialmente ero orientata su diverse scuole del settore, fino quando mio padre mi ha consigliato di rivolgermi a Ferrari Fashion School, di cui entrambi non avevamo mai sentito parlare. Dopo aver riflettuto e valutato tutte le possibilità offerte da questo e altri Istituti, la mia scelta è ricaduta su Ferrari Fashion School. I motivi? Sono stati diversi: il programma didattico, il prezzo accessibile, la posizione geografica. E quando ho iniziato a frequentare i corsi ho avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta. A partire dalla nostra attuale docente Silvia, professionale e affabile, all’ambiente che si respira, curioso e stimolante, fino ai miei compagni, sensibili e di talento.

L’obiettivo fondamentale per me è realizzarmi professionalmente facendo quel che più mi piace, realizzare un capo partendo dal bozzetto. Il mio desiderio è, comunque, continuare la mia formazione, sia a scuola sia sul campo, per acquisire competenze tecniche sempre più specifiche, rivolte soprattutto all’alta moda, che considero l’ambiente ideale dove moda e arte s’incontrano.

Ho aderito con grande entusiasmo al progetto Avon Running, non solo perché si tratta di un tema che, nonostante sia spesso dibattuto, sembra essere ancora lontano dalla sua soluzione: la violenza sulle donne. Si tratta soprattutto di un’iniziativa carica di speranza, vitalità, entusiasmo e coraggio. Ho scelto di far parte di questo progetto perché è un’esperienza nuova a livello personale, ma anche per il significato che il progetto incarna: permettere alla donna di sentirsi libera, emancipata, forte, sicura, indipendente, speciale, realizzata nel lavoro come nella vita, energica, amata, autostimata, a suo agio col proprio corpo, con eguali diritti e capace di prendersi cura di sé. Ed è anche un’occasione per riunire così tante persone, divertendosi per una buona causa. Della mia creatività desidero portare qualcosa che riassuma il messaggio della manifestazione, sia nella sua profondità d’animo sia nella sua fiduciosa spensieratezza.

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