Nasce Crafted Society, la moda di lusso con responsabilità sociale
Lusso, Made in Italy e attenzione verso il sociale. Moda e Style vi introduce nel mondo di Crafted Society, la start-up di moda di abbigliamento e accessori maschili e femminili, che concilia lusso ed etica in un progetto italiano. Il brand nasce un’idea di Martin Johnston, imprenditore inglese con base in Olanda, che ha deciso di realizzare l’ambizione di diventare leader mondiale nella categoria New-Luxury, senza perdere di vista tre principi chiave: qualità, tradizione e responsabilità sociale.
Luxury for Good è il claim di Crafted Society. L’obiettivo di Johnston, supportato nel progetto dalla moglie Lise Bonnet, è un binomio tanto ambizioso quanto possibile: lusso (declinato in abiti e accessori di altissima qualità e finitura, realizzati dai migliori artigiani italiani) e responsabilità sociale (un modo di fare impresa che ha imparato e approfondito in Toms, di cui è stato vice presidente e direttore generale per Europa, Medio Oriente e Africa).
Crafted Society nasce ad Amsterdam (Olanda) nel settembre 2015 per progettare, produrre e distribuire linee maschili e femminili, rigorosamente Made in Italy, puntando sull’italianità dell’intera filiera produttiva. Ne è un esempio la capsule collection di sciarpe in seta e cashmere, tessute in Toscana e realizzate in cinque colori (edizione limitata, 250 esemplari per ciascun colore), creata nel 2017 per Crafted Society da Roger Selden, artista newyorkese di nascita e milanese d’adozione.
PERCHE’ CRAFTED SOCIETY?
Con il suo primo viaggio in Italia Martin Johnston conosce gli artigiani che realizzano i manufatti di grandi case di moda nazionali e internazionali, ma restano sconosciuti al mondo. Accanto alla loro “invisibilità” Martin individua un altro punto debole nel sistema della moda di lusso: i sempre più frequenti tagli al personale, stanno minando anche il settore del migliore artigianato, uno dei fiori all’occhiello dell’Italia. A queste criticità, l’imprenditore risponde proponendo agli artigiani accordi commerciali trasparenti e diretti che, riappropriandosi del loro ruolo di protagonisti nel processo produttivo, partecipano al business di Crafted Society, con l’aggiunta della “firma” su ciascun pezzo prodotto, riconoscendo il valore dell’opera e del suo autore. La novità di questo modello d’impresa, che parte dall’Italia per essere poi esportato nel mondo, infatti, risiede nella creazione di una piattaforma per gli artigiani che ne sono partner, in un’ottica di etica e trasparenza tesa a valorizzare le micro società che hanno fatto la fortuna dei grandi marchi internazionali della moda e del lusso, per farli diventare sempre più protagonisti e rendere omaggio all’esperta manualità che si tramanda di generazione in generazione. Moda e Style si fa ambasciatrice di un messaggio importante, lanciato da Crafted Society: ricordare, supportare e valorizzare l’artigianato, sartoria compresa, quale forma d’arte che appartiene all’Italia da sempre e che deriva dagli antichi mestieri che si svolgevano molti anni fa nelle botteghe.
“In tempi difficili, in cui guadagnare non è facile e far guadagnare chi lavora per noi lo è ancor meno – dice l’imprenditore – Crafted Society lavora perché anche nella moda di lusso, il principio e la pratica dell’artigianato etico e sostenibile, tornino a essere riconosciuti come un valore aggiunto. Quello che proponiamo è un lifestyle bello ma impegnato, senza tempo eppure sempre di moda, di lusso eppure ‘buono’”. Con lo sguardo sempre rivolto gli artigiani, Crafted Society concretizza la sua filosofia “lusso per bene”, donando il 5% del suo fatturato alle organizzazioni non profit italiane che condividono la sua missione siglando specifici accordi. Nel 2017 Crafted Society collabora con la Fondazione Cologni di Milano, per preservare l’arte, ma soprattutto sostenere il finanziamento di programmi di apprendistato con i maestri dell’artigianato italiano. Apprendistati che verranno accolti nelle aziende degli artigiani che hanno realizzato le collezioni di Crafted Society.
Per quanto riguarda la capsule collection firmata da Roger Selden, il 5% delle vendite è destinato al progetto della onlus Inter Campus, nell’ambito della collaborazione avviata da Crafted Society come partner del progetto “Bosnia-Erzegovina”, volto a favorire e consolidare l’integrazione etnica e religiosa a Sarajevo e Domanovici, nei pressi di Mostar, con attività e camps all’insegna del ‘Right to Play’.
Per acquistare i capi delle collezioni di Crafted Society, Moda e Style vi ricorda che è possibile solo sull’ecommerce internazionale www.craftedsociety.com