Omicidio nel West End tra humor e suspence

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Omicidio nel West End

Moda e Style ha assistito all’anteprima del film Omicidio nel West End presentato da Searchlight Pictures, esordio alla regia di un lungometraggio del regista premiato con il BAFTA Tom George e sceneggiato da Mark Chappell, giallo con mix di humor che non spegne l’attesa di un finale tutto da scoprire.

Omicidio nel West End è ambientato negli anni Cinquanta, in un famoso teatro del West End dove da molti anni lo spettacolo giallo Trappola per topi, miete successi e raccoglie il plauso dei tanti spettatori che riempiono la sala : una sceneggiatura così appassionante non passa inosservata, tanto che dalla lontana Hollywood giunge Leo Kopernick Adrien Brody arrogante e affermato regista che partendo dalla sceneggiatura scritta da Mervyn Cocker NorrisDavid Oyelowo vuole farne una pellicola cinematografica.

Lo spettacolo teatrale per volontà della scaltra DamaShirley Henderson potrà diventare un film trascorsi sei mesi dall’ultima rappresentazione a teatro, e nel mentre, come in ogni giallo che si rispetti, avvengono omicidi, giungono strampalati ispettori di polizia e assistenti con la famelica voglia di imparare, come l’ispettore StoppardSam Rockwell e l’agente StalkerSaoirse Ronan, due caratteri opposti che dovranno forzatamente e obbligatoriamente convergere sulla stessa linea di indagine per scoprire chi si cela dietro la lunga scia di morte, ma non sarà affatto facile, perchè nessuno è esentato dall’essere un probabile indiziato, sospettato.

Un giallo si sviluppa dentro a un altro giallo, all’interno della mera e pura rappresentazione teatrale che ha già le sue vittime, i suoi colpevoli: il confine tra finzione e realtà, così sottile e labile, mischia le carte, le confonde, in un gioco dove chi pensa di vivere semplicemente quel personaggio, quelle situazioni, anche scomode, sulla scena, si trova catapultato nel mondo reale, dove accade ciò che erroneamente poteva essere solamente recitato, rappresentato per la gioia del pubblico.

Omicidio nel West End è un giallo corale, dove tutti possono essere colpevoli, sospettati, assolti, perchè ogni carattere ha qualcosa da nascondere e svelare.

Un giallo alla Agatha Christie, nome che spesso viene riportato, all’interno del quale il pubblico viene travolto da molteplici domande, perchè, ragioni, possibilità, esclusioni, rivelazioni.

Un giallo sapientemente confezionato, da un humour brillante e non convenzionale, in un atmosfera retrò resa più moderna dalla maggiore presenza, rispetto al’epoca, di tinte e colori forti all’interno degli ambienti dove si sviluppa la trama, e di più linee di abiti e costumi.

Il teatro padrone della sceneggiatura, dove la maggior parte dei protagonisti si raccolgono, è la fantastica combinazione tra differenti teatri di Londra, con alcuni elementi girati al Dominion Theatre.

Gli esterni sono stati girati al St. Martin’s Theatre dove, Trappola per topi, viene tuttora rappresentata, anche il celebre Savoy Hotel è stato invaso dalla troupe cinematografica per girare il film, che ha visto il suo nascere e sviluppo in epoca Covid, quando era impensabile che questi luoghi chiusi al pubblico potessero essere accessibili, ma così fortunatamente è stato per tutto l’entourage.

Moda e Style non può svelarvi nulla di più, abbiamo toccato poco il filo della trama, ci siamo fermate con largo anticipo prima di cadere, anche noi, inesorabilmente in una trappola, spoilerandovi parti essenziali del film.

Tanti sono i personaggi in cui vi imbatterete, molti di più rispetto a quelli citati, ognuno diretto con grande maestria e dal misterioso fascino.

Dopo le prime scene di Omicidio nel West End non potrete che far partire la vostra personale e silente indagine, inseguendo le congetture di un cavalcato ispettore e della sua improbabile assistente, ingenua e arguta.

Moda e Style vi saluta, non prima di aver ringraziato, l’ufficio stampa Opinion Leader per la gentile prewiev… a presto e attenti a non lasciare tracce.

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