Quanti giga consumano i siti di musica streaming?

0

Tutti conoscono le potenzialità di internet e dello streaming: ogni giorno milioni di persone utilizzano il proprio traffico dati per ascoltare musica e guardare video con lo smartphone, in qualsiasi luogo e in ogni momento.

Rispetto a pochi anni fa, si hanno a disposizione strumenti innovativi che consentono di fruire dei contenuti web come mai prima. Questo fenomeno ha portato a situazioni fino a poco tempo fa inimmaginabili, come il rischio costante di ritrovarsi all’improvviso senza traffico dati per ascoltare musica o per usufruire di altri servizi internet sempre più indispensabili.

Se il traffico dati finisce, non rimangono che due possibilità: connettersi a un wifi o acquistare GB extra, una soluzione che prevede costi aggiuntivi rispetto al solito canone mensile. Per evitare di ritrovarsi in questa situazione, la soluzione migliore è quella di scegliere l’offerta più adatta, anche avvalendosi dei comparatori di tariffe, siti, come chetariffa, che consentono in pochi click di trovare tutte le migliori tariffe del momento.

Quanto si consuma con lo streaming audio?

Chiaramente nell’ottica di evitare di trovarsi all’improvviso senza traffico dati occorre sapere esattamente quanto consumano i servizi streaming audio. Naturalmente molto dipende dalla qualità con cui si decide di ascoltare la musica: più questa sarà elevata, maggiore sarà il traffico dati consumato. Se si decide di ascoltare musica in qualità bassa, il consumo si aggira intorno a 0,72 Mb al minuto (43.2 Megabyte ogni ora), in qualità standard intorno ai 160 kilobit al secondo, in qualità alta (oltre 320 Kbps) fino a 2.40 Mb.

Supponendo ad esempio di avere a disposizione 2 Gb di traffico dati, si potranno ascoltare fino a 47 ore di musica a bassa qualità o fino a 28 ore di musica a qualità media. Qualora invece si volesse ascoltare musica ad alta qualità, con 2 Gb di traffico dati non si potrà mai andare oltre le 17 ore di ascolto.

Inutile dire che, se si è degli amanti della musica ad alta qualità, conviene orientarsi verso offerte di traffico dati che includono molti Gb al mese, quando non Gb illimitati. In generale, un piano telefonico con almeno 10 Gb di traffico mensile potrebbe essere più che sufficiente.

Si può ridurre il consumo di giga ascoltando musica in streaming?

Se si entra nell’ottica di massimizzare il risparmio nel consumo di giga quando si ascolta musica in streaming, bisogna prevedere di collegarsi ai siti dedicati solo se si è connessi alla rete Wi-Fi. Altro aspetto da non sottovalutare: molti siti permettono di utilizzare la funzione download per scaricare i brani sul telefono e ascoltarli offline.

Questo significa che quando si è collegati al Wi-Fi, presumendo di avere in casa una connessione internet con Gb illimitati, si potranno scaricare le canzoni da ascoltare in un secondo momento, anche senza connessione internet attiva.

Come vedete, bastano pochi accorgimenti per azzerare il traffico dati (tuttavia occorre sincerarsi di avere abbastanza spazio nella memoria del proprio telefono). Un altro consiglio per limitare il più possibile il consumo traffico dati quando si ascolta musica in streaming è quello di impostare la modalità automatica.

Quanto costa esattamente sottoscrivere un abbonamento per ascoltare musica in streaming?

Come abbiamo detto, esiste la possibilità di utilizzare la funzionalità download; tuttavia, spesso, questa è disponibile sono per gli utenti Premium. Il canone mensile di una delle piattaforme più diffuse, Spotify, è di 9,99 euro al mese; Amazon, invece, include il servizio all’interno della più articolata proposta Prime, con un canone annuale al momento inferiore ai 40 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *