Tradimento: quando, dove e perchè?
Vacanze, sole, mare, corpi abbronzati in bella mostra, ormoni che aumentano, sguardi proibiti lanciati da sotto l’ombrellone… Insomma, pare proprio che la stagione estiva abbia tutte le carte in regola per fare da complice ai tanto temuti TRADIMENTI!
Certo è doveroso fare una distinzione tra i ‘”lupeggiatori seriali” (neologismo introdotto nel vocabolario della lingua italiana dal mio amico e maestro di vita Gianluca C.), ovvero coloro che hanno scritto nel Dna la propensione al tradimento e non possono fare a meno di flirtare, e coloro che invece hanno semplicemente voglia di trasgredire dalla solita routine per sentirsi ancora desiderati, attraenti e perché no? Prendersi un po’ gioco dell’altro sesso.
Ma che si rientri nella prima o nella seconda categoria poco importa, il risultato non cambia! Pur sempre di tradimento si tratta… E nessun partner al mondo può digerirlo a cuor leggero, sia che si decida di perdonare, sia che si faccia finta di non sapere, sia che si ponga fine alla storia.
Il lupeggiatore seriale quasi sicuramente troverà il modo per trascorrere le vacanze da solo o con gli amici e le povere ferie non offriranno condizioni più favorevoli di quelle che si possono creare a casa, in ufficio o nella stanza di un hotel cittadino. Perché l’occasione fa l’uomo ladro, ma l’uomo ladro, si sa, l’occasione la crea ovunque. Loro si considerano insomma spiriti liberi, anche se più o meno felicemente accoppiati.
Coloro che invece cercano evasione dalla routine è possibile che si ritroveranno in vacanza anche con il rispettivo compagno/a e potrebbero alla fine non avere nessuna intenzione di concedersi fino in fondo, limitandosi così ad un tradimento platonico.
In questo caso il tradimento potrebbe anche rivelarsi terapeutico e quindi volto ad ingelosire il partner e capire, riaccendendo la passione e il desiderio, che la trasgressione dopo tutto potrebbe anche essere trovata all’interno della coppia, impegnandosi a non dare tutto per scontato e reinventandosi giorno dopo giorno, anche quando si torna alla vita quotidiana.
E se il gioco sfugge di mano? Si potrebbe anche realizzare, non senza sensi di colpa, che è giunta l’ora di porre fine alla propria relazione.
O ancora capire, avendo un termine di paragone, che è meglio tornare al proprio ovile sperando di ricevere perdono ed assoluzione, se si decidesse di confessare per lavarsi la coscienza.
Che dire? La carne è debole, soprattutto quando è abbronzata e scoperta, ma se proprio non riusciamo a fare a meno di trasgredire, sarà meglio mettere in conto prima quali potrebbero essere le conseguenze!