Chantelle, luxury e femminilità made in France
Moda e Style incontra Chantelle, nella persona di Elisabetta Luly – Marketing Manager Italia, Spagna-Portogallo e Svizzera che ci racconta i punti di forza di un brand di intimo e lingerie che in Italia rappresenta un’eccellenza di qualità e vestibilità.
Come si posiziona Chantelle sul mercato italiano, con quali linee e dove viene
distribuito?
Il Gruppo Chantelle è presente sul mercato italiano da molti anni. Il portafoglio dei brand è così composto: Chantelle, che rappresenta anche la firma del gruppo, è il marchio più riconosciuto a livello internazionale e incarna la storia del savoir faire nella lingerie, con stile e femminilità. Passionata, il brand di moda contemporanea per una consumatrice giovane ad un prezzo accessibile. Chantelle EasyFeel, un brand quotidiano da indossare tutti i giorni per un comfort assoluto. Chantelle X, lingerie di alta gamma tra seduzione e creatività.
Quali sono, per linea, le referenze più vendute?
Il punto di forza delle nostre collezioni è l’ampia gamma di modelli e di taglie: ogni donna, indipendentemente dalle sue forme, riesce a trovare il suo reggiseno ideale, con un fit praticamente su misura, e scegliendo ciò che più le piace in termini di stile, colore ed effetto che si ottiene una volta indossato. Nella stagione primavera-estate sicuramente i prodotti basici, invisibili sotto gli abiti, sono tra i più venduti. Inoltre, tra i best sellers in tutte le stagioni segnalo la nostra gamma Soft Stretch, con una collezione di slip senza cuciture in taglia unica, completamente invisibili.
Esistono dei brevetti? Se sì, potete parlarcene?
Storicamente il Gruppo Chantelle è sempre stato molto attento all’innovazione, in termini di tessuti e lavorazioni, con l’obiettivo di migliorare la vestibilità e di offrire massimo comfort. Ad esempio, il tessuto Spacer, che usiamo per moltissimi reggiseni, unisce perfettamente sostegno e traspirabilità. Nella gamma Soft Stretch il tessuto utilizzato e la tecnica di
termosaldatura delle finiture permette massima elasticità, per vestire ogni taglia. Ma sono solo alcuni esempi delle innovazioni lanciate dal Gruppo in questi anni.
L’ecosostenibilità è un tema sempre più dibattuto, ma poco praticato ancora. Qual è la vostra mission in tal senso in termini produttivi o distributivi?
Il tema dell’ecosostenibilità è al centro delle nostre strategie. Abbiamo stilato un manifesto in cui ci siamo posti target ambiziosi per riuscire a diminuire il nostro impatto sull’ambiente, cercando di lavorare su diversi fronti, da quello industriale (riduzione delle emissioni e del consumo di energia) ,a quello della logistica (ridurre i trasporti inquinanti e utilizzare
packaging a basso impatto). I nostri sforzi si concentrano poi sui prodotti grazie ad una costante ricerca di tessuti eco-responsabili, provenienti da materiali riciclati o comunque con un basso impatto ambientale, durante il processo di produzione. Inoltre, stiamo lavorando su un nuovo progetto, Chantelle One, ancora non lanciato sul mercato italiano: si tratta della prima linea di reggiseni 100% riciclabile per innescare un circolo virtuoso unico e innovativo nel mondo della lingerie,
Sul mercato italiano si stanno diffondendo i panties, ci parlate del vostro posizionamento sul mercato italiano e quali differenze rispetto alla cliente tipica francese? In tal senso quali sono o saranno le novità in termini referenziali?
All’interno del brand Chantelle abbiamo sviluppato diverse tipologie di period panties: basici, con dettagli in pizzo e colorati, con il comfort come comune denominatore. Si tratta di un prodotto che assicura sicurezza e protezione fino a 12 ore. Il mercato francese è sicuramente più maturo per questa tipologia di prodotto. Per le clienti italiane i period panties sono invece ancora una novità: alcune sono un po’ reticenti, ma una volta provato il nostro prodotto si dichiarano soddisfatte e lo acquistano una seconda volta.
In ultimo, chi sceglie Chantelle lo sceglie perchè…
Perché è un prodotto che unisce perfettamente fit, vestibilità e stile, e perché si indossa un capo praticamente su misura, molto confortevole ma non per questo meno femminile.