Da Lush in mostra il packaging del futuro

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Lush via Torino Future Fibres il packaging che verrà

Future Fibres: il packaging che verrà è la mostra promossa da Lush visitabile al primo piano dello store di Via Torino fino al 30 giugno, un viaggio intorno al mondo della ricerca di soluzioni alternative per seguire la mission di Lush e lasciare un mondo più in salute.

Un’esposizione multisensoriale, tra profumi e immagini. Future Fibres: il packaging che verrà, mette in mostra fino a fine giugno il packaging del futuro tra innovazione e rigenerazione. Basta salire al primo piano dello store Lush di Via Torino 42 per immergersi non solo del mondo dei prodotti solidi e nudi, ma per conoscere i grandi passi avanti fatti dalla ricerca di fibre naturali e tracciabili, le pratiche di riciclo, upcycling ed economia circolare per ridurre l’impatto sull’ambiente e le emissioni di Co2.

Il viaggio di Lush alla ricerca di soluzioni attraversa molti paesi: Nepal, Zambia, India e Giappone. Le fibre del futuro hanno un impatto positivo che va oltre la sostenibilità; ed è così che nascono progetti virtuosi, come quelli che hanno per oggetto l’empowerment delle donne a tuteal dei mestieri artigianali, tra cui ReWrap in India per i knot wrap o One Planet Cafè per la fibra di banano dello Zambia, la conservazione dei saperi tradizionali come per la carta lokta nepalese e la rigenerazione e conservazione dell’ambiente, della fauna selvatica e del tessuto economico e sociale delle comunità locali.

Lush e i progetti rewilding

Leaving the world Lusher than we found it. E’ la mission di Lush per i suoi progetti di rewilding nel mondo. La carta Golden Eagle utilizzata per alcune confezioni regalo contiene il 5%di fibre di legno facente parte di un progetto di rigenerazione e rewilding nella foresta di Akaya, in Giappone, che si propone di riconvertire le monocolture di cedro a foresta naturale su un arco di 50 anni. La tappa in Nepal porta alla carta di lokta, naturalmente resistente a insetti e muffe, usata negli anni 80 per documenti ufficiali come la carta di identità. Questa carta si ricava da un arbusto sempreverde che nasce sui pendii dell’Himalaya.

Tra packaging e naked revolution

Tra le novità più innovative di Lush citiamo i contenitori di sughero riutilizzabili e biodegradabili per contenere lo shampo solido. Il Cork Pot combatte il cambiamento climatico: il sughero è un materiale capace di sequestrare i gas serra dall’atmosfera e ogni Cork Pot di 35gr sequestra 1.2 kg di CO2.

Ridurre al minimo il packaging per Lush p da sempre una priorità e il negozio di Via Torino lo dimostra, per essere il primo Naked Shop al mondo. Dall’invenzione del primo shampoo solido nel 1989, il percorso di Lush è una lunga storia di striptease che passa dagli oli da massaggio, ai balsami del corpo, alle bombe da bagno ai saponi, fino ad arrivare ai balsami scrub e ai deodoranti. Dulcis in fundo, il mascara solido lanciato di recente. In conclusione, il 66% de prodotti Lush è nudo.

Il cambiamento è anche una questione sociale

La carta regalo per Lush è il cotone sostenibile di Re-Wrap, impresa sociale di Mysore, in India, attiva nella tutela dell’ambiente e nel cambiamento sociale, operando attraverso l’empowerment femminile. Grazie all’impiego di redditi equi e formazione artigianale, donne povere possono avere un ruolo sociale, lavorare e sperare in un futuro di serenità.

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