Halloween Lidl: tra horror e musica
Lidl e Halloween. Non solo dolcetto e scherzetto, ma un vero e proprio evento a cui Moda e Style ha partecipato dove alcuni esperti hanno parlato di come i film horror e la musica possano aiutare a controllare ed elaborare le proprie paure.
E anche quest’anno Moda e Style c’era. Halloween per Lidl è anche l’occasione per viverlo e raccontarlo oltre i suoi prodotti. Quest’anno, in occasione dell’evento “Lidl Halloween Night – The sound of fear”, organizzato da Lidl Italia e tenutosi presso il Cinemino di Milano, si è parlato di atmosfere e storie da brividi e della loro funzione catartica, in grado di dare sollievo ad ansie e paure.
Ad affrontare questo tema, moderato da Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione e CSR in Lidl Italia, sono stati Alessia Romanazzi, psicologa, psicoterapeuta e autrice insieme a Giorgia Romanazzi del podcast TV Therapy, e Michele Fagnani, direttore d’orchestra, polistrumentista e Fondatore del progetto Maffeis Lab. Ospiti di una tavola rotonda sul tema della paura, i due esperti hanno infatti analizzato come il cinema horror e la musica possano aiutarci a gestire le nostre paure.
La paura come terapia? La parola ad Alessia Romanazzi
E se la paura avesse la funzione di aiutarci a gestire i nostri stati d’ansia? E’ proprio Alessia Romanazzi a fornire una risposta in tal senso: “Sebbene si pensi che l’horror nasca per suscitare ansia e paure, sono molte le persone che lo utilizzano in maniera terapeutica, come strumento atto a placare l’inquietudine, dando voce a queste emozioni e liberandole. I film e le serie tv ci aiutano a capire di cosa abbiamo timore, ma ci permettono al contempo di guardare queste paure da una giusta distanza, controllandole e sentendoci tutto sommato al sicuro. Inoltre, vedere in che modo le situazioni spaventose vengono affrontate dai personaggi conferisce un senso di padronanza e di controllo, che spesso manca nella realtà.”
Una funzione liberatoria che nasce, quindi, nel momento in cui lo spettatore si immerge nella buia e spaventosa atmosfera del film horror. E, se si può pensare che a evocare la paura siano principalmente i fotogrammi, in verità anche la colonna sonora svolge un ruolo fondamentale.
Anche la musica può “accentuare” la paura
Immaginiamo di vedere un film notoriamente ad alto tasso di tensione senza le musiche di sottofondo. Immaginiamo la stessa cosa con una musica inquietante. Risultato? Abbiamo molta più paura! Michele Fagnani ha così spiegato questo fenomeno: “Spesso l’elemento musicale è ciò che crea l’atmosfera in un film horror, più delle immagini. Pensiamo, ad esempio, alla scena in doccia di Psycho. Le note sovracute, gli intervalli di seconda diminuita restituiscono credibilità ad un gesto attoriale innocuo, facendoci percepire un senso di disagio, dolore e terrore.
Se si guarda alla storia della musica, sono numerosi gli stratagemmi tecnici e armonici adottati per raccontare la paura e suscitare forti emozioni. Tra questi, anche l’utilizzo del “tritono”, un intervallo costituito da tre toni interi che, se suonati insieme, crea una combinazione di suoni dissonanti e minacciosi, al punto da essere definito “diabolus in musica” nel Medioevo e proibirne l’utilizzo nella teoria musicale dell’epoca.”
Come gestire la paura? Ecco alcuni consigli!
Se il cinema horror svolge un ruolo catartico, tanto da essere utilizzato in psicoterapia, è oltre modo importante riuscire a impiegare questa tecnica nel modo corretto. Ecco, dunque, alcuni consigli utili di Alessia Romanazzi per elaborare le proprie paure traendo il massimo del beneficio dai film e le serie tv dell’orrore:
– Osservare: una volta scelto il film, soffermarsi su quali paure vengono evocate è importante per poterle riconoscere;
– Ascoltare le proprie emozioni: durante la visione, chiedersi quali emozioni vengono evocate e se ci siano dei momenti nella propria vita in cui si è sperimentato lo stesso stato d’animo.
– A nalizzare i propri movimenti: durante la visione, se ci sono dei punti in cui ci si blocca, si chiudono gli occhi o si manda avanti una scena, è bene esaminare a cosa si sta pensando e che cosa secondo noi rende questi momenti intollerabili;
– Ripetita Iuvant: ripetere lo stesso esercizio con serie tv e film diversi è importante per capire se vi sia un filo conduttore tra le emozioni suscitate da una storia, piuttosto che da un’altra, facilitando così l’elaborazione delle proprie paure.
Un’altra forma d’arte che può venire in aiuto, permettendo al corpo di rilassarsi, è la musica. Il segreto, secondo Michele Fagnani, sta nello scegliere il genere musicale che più infonde una sensazione di calma e tranquillità, dedicando del tempo a un ascolto consapevole dei brani, concentrando la propria attenzione sui suoni e sulle sensazioni evocate.