MIDO 2024. Gli occhiali che verranno

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Le ultime collezioni e le tendenze più recenti dell’eyewear tra sostenibilità dei materiali, accessori timeless, ultralight e confortevoli. Paola d’ordine: funzionalità e versatilità.

Grandi novità alla prossima edizione di MIDO, il salone dell’universo Eyewear, dal 3 al 5 a RHO a Fiera Milano. Quest’anno sono presenti oltre 1.200 espositori da 50 paesi e previsti visitatori da 130 nazioni. 7 i padiglioni e 8 le aree espositive per mettere in risalto tutto il settore: dalle lenti ai macchinari, dalle montature agli astucci, dai materiali alle tecnologie, dagli arredamenti alla componentistica, dalla cultura alla formazione. 

Punto di partenza: la sostenibilità ambientale, collegata soprattutto ai materiali. Non solo per quanto riguarda la composizione o la provenienza, sempre certificata se di origine naturale, ma anche la qualità e capacità di durare nel tempo, perché creare accessori timeless è una delle sfide più importanti. Anche col ritorno di alcuni marchi. A dimostrazione che anche il design è importante per definire il concetto di timeless. Si recuperano colorazioni classiche e versatili o tonalità neutre con il ritorno dei mezzi toni come il grigio e il grigioverde, mentre i cromatismi ispirati alla natura si contrappongono a colori vivaci o profondi, ammorbiditi e resi caldi da finiture opache o da insolite alchimie che creano sfumature uniche.

MIDO 2023 Milan, Italy. (Photo by Pietro S. D’Aprano/Getty Images for Mido)

Le forme non hanno mezze misure: o sono molto sottili e ampie oppure bold e compatte ma ciò che accomuna tutti i frames è la leggerezza, il comfort e la resistenza grazie ad accorgimenti tecnici speciali, materiali innovativi, densità diverse e accostamenti vari. Senza dimenticare la funzionalità.

La luce diventa poi elemento costruttivo fondamentale degli occhiali, raggiungendo la sua massima espressione con materiali trasparenti o traslucidi che, con le loro sfaccettature, amplificano come veri e propri prismi colori a volte vitaminici e pop. Gli equilibri sono creati dai contrasti soprattutto nelle forme minime realizzate con spessori nuovi, cut out e geometrie dove la materia prende il sopravvento o si annulla completamente nella forma, mentre i modelli iconici del passato si trasformano in occhiali contemporanei, diventando altro. A volte sono le complesse texture a focalizzare l’attenzione, realizzate anche grazie all’ausilio della stampa 3D. 

MIDO 2023 (Photo by Pietro S. D’Aprano/Getty Images for Mido)

Da una parte emergono volumi e spessori importanti, quasi scultorei, dall’altra si assiste a una smaterializzazione, alla fluidità, alla trasformazione, alla trasmigrazione cromatica. Una presenza/assenza che si mimetizza con l’ambiente circostante, “assorbendo” o “riflettendo” la luce. Lenti specchiate o con delicate sfumature, materiali cangianti, ibridi, forme liquide o mascherine avvolgenti diventano quasi una seconda pelle, talvolta con doppie lenti laterali. L’identità e la personalizzazione passano poi da due elementi: il logo, spesso attinto dal passato, che diventa un emblema e un pretesto per raccontare o ricordare la storia di un brand, e gli accessori, sempre più coprotagonisti, soprattutto le catene, catenelle e charms che si trasformano in gioielli e collane. 

Le ispirazioni e le sinergie creative non sono frutto del caso, bensì rivelano una profonda e meticolosa ricerca culturale, spaziando dall’arte al design, dall’architettura alla moda e alla gioielleria (tema sempre più presente), dal cinema allo sport, con derive poetiche, romantiche  e intimiste. A volte sono le proprie origini geografiche e storiche a suggerire il percorso da seguire, ma anche dei nomi iconici dell’occhialeriache hanno definito stili ben precisi e riconoscibili. L’atteggiamento esplorativo è quindi olistico, l’artigianato supportato e facilitato dalla tecnologia, dall’Intelligenza Artificiale e da tutto ciò che il progresso può mettere a disposizione, ma da utilizzare con una consapevolezza diversa. Con un’attenzione alla sostanza e al valore intrinseco degli occhiali, proponendo così anche un nuovo concetto di lusso. 

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