Annalisa Calanducci racconta la sua vita tra cinema e teatro

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Moda e Style incontra l’arte. Abbiamo avuto il piacere di conoscere e intervistare Annalisa Calanducci, attrice italiana, ma soprattutto donna passionale devota alla sua vocazione: il cinema e ce ne parla in questa intervista.

Quando hai iniziato questo percorso professionale e quali sono le esperienze più significative ad oggi?

Ho iniziato a circa 17 anni con un corso di teatro alle superiori. Successivamente ho frequentato l’Accademia e diversi seminari con registi ed actor coach molto validi per perfezionare il mio lavoro da attrice. In questo lavoro si deve studiare costantemente. Tra un seminario e l’altro di teatro e cinema ho iniziato a lavorare nei villaggi durante gli spettacoli serali. Un’esperienza davvero formativa soprattutto per il contatto con il pubblico.

Poi arriva il teatro in un compagnia teatrale milanese e successivamente il cabaret, creavo e scrivevo i personaggi che interpretavo. Nel mio percorso variegato e contorto non è mancata l’esperienza radiofonica di speaker per circa due anni in una radio della provincia di Milano. Successivamente ho avuto modo di maturare alcune esperienze davanti alla telecamera e da li non ho più mollato il video. Negli ultimi due anni ho messo in scena uno spettacolo scritto ed ideato da me con una cantante. Vedere sul palco un prodotto realizzato da me è stata una vera emozione.

Cinema e teatro. In quali produzioni ha recitato e quali sono le principali differenze e difficoltà nel lavorare in questi ambienti?

Ho lavorato e collaborato per diverse produzioni Mediaset, Rai e Sky, passando dalla pubblicità alla Tv.
Il modo di recitare tra spot, cinema e Tv ovviamente varia a seconda del ruolo e della situazione, ma l’importante è adattarsi e mettere in pratica ciò che si impara durante la propria formazione.
Amo il cinema: è emozionante e se fatto nella maniera giusta ti permette di entrare in maggiore confidenza con se stessi.

Per preparare una parte quanto tempo impieghi?

Cerco sempre di arrivare in fondo al personaggio, analizzando tutte le sue peculiarità. Soprattutto cerco di approfondire le gestualità e il linguaggio. Il tempo per studiare non sempre è molto, quindi è importante concentrarsi provando e riprovando.

Quali sono i tuoi recenti progetti artistici?

Il mio spettacolo dal titolo Donne che sanno aspettare, che ho portato a teatro poco tempo fa. Inoltre conduco una trasmissione per una Tv locale lombarda e tra un provino e l’altro aspetto ed ovviamente, studio. Mi piacerebbe affrontare un ruolo importante al cinema. Un passo alla volta, vedremo…

Hai delle fonti di ispirazione o artisti con cui vorresti lavorare?

Sono pazzamente innamorata a livello artistico di Carlo Verdone, adoro lui e i suoi film e soprattutto mi piace da impazzire la sua regia. Tra gli stranieri Almodovar è il mio sogno! In Italia abbiamo tantissimi registi talentuosi come Sorrentino, Garrone, Ozpetek, Bruno, mal’elenco è davvero lungo, perché il Cinema italiano è straordinario. Sarebbe fantastico lavorare con tutti per specializzarsi e imparare i trucchi del mestiere.
Tra gli attori invece il mio mito mito indiscusso rimane Anna Marchesini, anche se per fare al meglio questo lavoro bisogna avere personalità e bravura e saper prendere il meglio dai più bravi! E poi come non citare Meryl Streep?

Annalisa l’ultima domanda non c’è, lascio a te una risposta…

In questi tempi cosi difficili bisogna solo cercare di non mollare per inseguire i propri sogni e farli diventare realtà. Per il 2020 mi auguro un bel film, tanti spot, e mettere in scena il mio terzo spettacolo teatrale.

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